L’Edge computing è un modello di elaborazione distribuita che ha lo scopo di condurre i dati e il loro trattamento il più possibile vicino alla fonte da cui sono generati. Si tratta pertanto di un approccio di tipo decentralizzato, che riduce la dipendenza tradizionale dalla presenza di un data center centrale, e che può migliorare l’efficienza dell’intero sistema grazie a un funzionamento innovativo che sta trovando sempre più piede nelle organizzazioni italiane e internazionali.
Di fatti, con la crescente diffusione dei dispositivi IoT, l’Edge computing sta diventando un approccio quasi fondamentale per garantire una rapida e completa gestione di grandi volumi di dati, spesso molto complessi.
In altri termini, invece di inviare ogni dato a un cloud remoto che dovrebbe occuparsi di processarli, con l’Edge computing si favorisce un’elaborazione locale, riducendo notevolmente i tempi di latenza e migliorando così l’affidabilità complessiva del sistema.
I vantaggi di ricorrere all’Edge computing
Una volta compresa la definizione di Edge computing possiamo fare un piccolo passo in avanti per riepilogare in maniera più puntuale quali siano i vantaggi di ricorrere a un simile approccio.
In particolare, rileviamo come uno dei principali benefici dell’Edge computing – di cui abbiamo in parte già detto – è quello di ridurre fortemente la latenza. L’elaborazione dei dati avviene infatti più vicino alla fonte, eliminando così i ritardi che sono determinati dai lunghi trasferimenti delle informazioni verso i server centrali.
Il vantaggio, che fino a non troppo tempo fa poteva non essere considerato così fondamentale, è oggi molto importante: è infatti sempre più diffusa la presenza di applicazioni che richiedono decisioni in tempo reale, spesso connesse alla presenza di dispositivi IoT.
Inoltre, l’Edge computing può altresì garantire un maggiore livello di sicurezza contro gli attacchi informatici. Sia sufficiente ricordare che con l’Edge computing i dati non devono essere trasmessi a server centrali situati a grandi distanze e che è così possibile ridurre la possibilità di attacchi informatici che potrebbero avvenire durante il loro trasferimento.
Ad integrazione di ciò, si consideri anche come le informazioni sensibili possano essere elaborate e archiviate in maniera locale, migliorando così la privacy e la protezione dei dati più importanti.
Come utilizzare l’Edge computing: applicazioni concrete
Ma chi può beneficiare dell’Edge computing? Ci sono dei settori che sembrano essere i migliori indiziati per ottenere i vantaggi di questo approccio?
In verità, l’Edge computing vanta applicazioni trasversali in molti settori. Nell’industria manifatturiera, ad esempio, è utilizzato per monitorare in tempo reale la produzione, migliorando così l’efficienza operativa. L’Edge computing è tuttavia diffuso anche in altri settori come quello sanitario, dove l’elaborazione dei dati dei pazienti (informazioni evidentemente molto sensibili) può avvenire localmente, riducendo i tempi di risposta.
Diffuse sono inoltre le applicazioni dell’Edge computing in ambito infrastrutturale. Per esempio, per quanto concerne la gestione delle municipalità e della disciplina del traffico urbano, si può ben rammentare come l’analisi dei dati che sono generati dalle telecamere e dai sensori in città possa migliorare la sicurezza nella circolazione dei veicoli.
Le applicazioni dell’Edge computing non sono però finite qui. Si può ad esempio citare, in conclusione, quanto la diffusione di questo approccio sia cresciuto parallelamente all’implementazione delle reti 5G, che richiedono la minore latenza per funzionare correttamente: la loro diffusione alimenterà pertanto una crescente domanda di questo sistema tecnologico, favorendone l’ulteriore consolidamento.
Tutto ciò premesso se vuoi saperne di più su questo argomento puoi sempre contattarci a questi recapiti o dare uno sguardo agli altri approfondimenti che abbiamo dedicato all’ottimizzazione delle infrastrutture o alla sicurezza informatica, o ancora ai nostri periodici articoli sul funzionamento (e malfunzionamento!) dei server aziendali.